Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

Fisioterapista: Paolo Chesani

B.A. 61, professione Oste. Non svolge attività fisica.

Da 25 giorni soffre di un dolore (8/10 VAS) alla zona retro lombare sinistra e antero-mediale di coscia sinistra fino al terzo medio. Il dolore acuto è comparso dopo aver camminato con delle scarpe basse e cambiato un fusto di birra. La paziente racconta una storia pregressa di lombalgia (4/10 VAS) che dura da ormai circa 45 anni, sintomatologia comparsa senza alcuna causa apparente. Durante l’anamnesi viene alla luce che in gioventù soffrì per circa 10 anni di cistiti ricorrenti, che poi scemarono; età concomitante con la comparsa della sintomatologia lombare. Oltre al sintomo lombo-cruralgico la paziente racconta di piccoli dolori, descritti più come fastidi, che compaiono anche sul ginocchio sinistro con la frequenza di 1 per settimana.  Nel proseguire l’intervista la paziente non afferma problematiche relative alle estremità ma racconta che orami da molto tempo soffre di crampi notturni che compaiono nella regione posteriore della gamba, bilateralmente e con prevalenza sulla gamba sinistra. Ulteriore sintomo che viene descritto è la necessità della paziente di un urgenza alla minzione che compare sempre nelle ore notturne che la costringe ad alzarsi con una frequenza di 3 per notte.

Si prosegue quindi con interrogazioni relativi a eventuali operazioni, alle quali B.A. racconta di aver subito un intervento chirurgico sullo steso ginocchio sinistro per una “pulizia del menisco laterale”. La signora non chiarisce in merito a questo il perché le fosse comparso questo dolore.

Viene chiesto alla paziente quindi di effettuare dei movimenti utili a valutare il segmento lombare e il segmento ginocchio. Ne risulta che in movimenti più dolenti per il segmento lombare sono quelli di anteposizione del tronco e di extrarotazione del emilato destro sul sinistro. Il dolore compare sempre sul medesimo tratto lombare sinistro. La verifica motoria del ginocchio sinistro ci rivela che la posteriorizzazione del ginocchio sinistra risulta dolente e rigida.

Ipotizzo quindi che vi sia una componente sia viscero-somatica (urinario).

Alla palpazione del tronco si rivela una compromissione della catenaria di ante latero principalmente a sinistra con degli elementi di quella obliqua sinistra. La palpazione delle cerniere (segmento coxa) non rivela franche densificazioni. La palpazione si conclude con la palpazione degli ancoraggi, risulta densificato il talo sinistro nella punto di ante latero.

A fine della palpazione valutativa possiamo quindi confermare il piano Latero-Laterale come piano di lavoro.

Si esegue quindi la manipolazione della Pelvi sx  Antero Laterale, del torace sx Antero Laterale e della   gamba sinistra antero laterale.

Dopo aver manipolato i punti anteriori andiamo a trattare la Pelvi destra Retro Laterale e la coscia sinistra all’altezza del terzo distale lateralmente.

Alla Verifica motoria di ante-pulsione del tronco la paziente descrive la sintomatologia non più come dolorosa ma bensì tensiva. La rotazione del tronco rimane dolorosa anche se con aumento del ROM prima della comparsa della sintomatologia.

Il dolore, che si manifestava nel terzo antero-mediale di coscia, risulta molto diminuita(3/10 VAS).

Si rimanda ad un appuntamento che verrà svolto la settimana successiva; alla paziente viene chiesto di prestare attenzione e capire come  e se si modifica l’urgenza notturna alla minzione e di percepire se i crampi che la colpiscono durante la notte si modificano.

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