Il Metodo di Manipolazione fasciale è un ciclo di articoli dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

L’articolo di oggi è dedicato alla gonalgia, ce ne parla Matteo Mariotti, fisioterapista e fasciaterapeuta.

«Lorenzo è un calciatore di 21 anni che mi riferisce di un dolore acuto al livello del comparto esterno del ginocchio destro, un dolore presentatosi per la prima volta durante un incontro di calcio circa un mese fa; questo dolore ha la caratteristica di presentarsi sempre intorno al 70° minuto degli incontri disputati, perdurando fino ai due giorni seguenti alla partita, diminuendo poi gradualmente fino alla scomparsa.
Non presenta altri dolori concomitanti, eccetto alcune distorsioni in età infantile risoltesi brevemente.

Ascolto la sua storia clinica e personale e ipotizzo che il dolore sia causato da un tensionamento miofasciale localizzato.

Alle verifiche motorie e palpatorie non presenta limitazioni di flessibilità articolare ed il dolore è presente solo durante la deambulazione; alla palpazione mostra una correlazione sintomatologica con la catena di latero e medio.

Date le valutazioni preliminari ipotizzo che il disturbo possa essere alleviato tramite Manipolazione Fasciale con l’obiettivo realistico di ridurre la sintomatologia dolorosa. 

Insieme a Lorenzo decidiamo di procedere con il trattamento; la scelta ricade sul piano frontale trattando inizialmente la-cx-dx distante dalla sede dolorosa, punto che irradia subito lungo tutto il decorso della bandelletta ileo-tibiale (zona del do max del paziente). Procediamo poi trattando la-ge e la-ta della stessa catena fasciale, i quali irradiano anch’essi nella zona di percezione del dolore del paziente. Passo poi al bilanciamento dei piani trattando i reciproci punti positivi nella catena di medio, i quali non generano irradiazioni a parte il punto di me-ta che irradia fino al piede.

Alla riverifica motoria sui punti trattati il dolore è diminuito, passando da una VAS 3 iniziale a 0. Nei giorni successivi il paziente esegue gli allenamenti con la sua squadra senza manifestare alcun dolore o fastidio e la domenica stessa termina la partita senza nessuna manifestazione dolorosa.

Il trattamento di Manipolazione Fasciale ha portato a un ottimo risultato, permettendo con una sola seduta di risolvere un dolore acuto presente da un mese».

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