Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.
Fisioterapista: Mercuri Veronica
Si è presentata in ambulatorio una paziente di 22 anni affetta da una malformazione congenita del rene destro e riferisce la presenza di dolore lombare bilaterale da circa dieci anni. Il dolore tende ad acutizzarsi in seguito a episodi di colica renale e può persistere per diversi giorni dopo l’evento acuto.
All’età di 5 anni è stata sottoposta a un intervento chirurgico a livello renale; la cicatrice residua è poco evidente e localizzata sul fianco destro. La paziente non lamenta dolore o fastidi concomitanti in altre sedi.
Verifica motoria
La verifica motoria non ha evidenziato movimenti particolarmente dolorosi rispetto ad altri. Tuttavia, si è riscontrata una lieve rigidità nei movimenti di intra- ed extrarotazione del tronco.
Verifica palpatoria
Alla palpazione sono emerse densificazioni nei seguenti distretti: IR-LU destro, IR-LU prossimale destro, IR-LU prossimale sinistro, AN-LA-LU2 sinistro.
Sulla base di tali reperti, si è proceduto al trattamento dei seguenti punti: IR-LU prossimale bilaterale, IR-LU bilaterale, ER-LU prossimale bilaterale, ER-LU sinistro.
Valutazione post-trattamento
Immediatamente dopo il trattamento si è osservato un miglioramento significativo (circa 80%) della mobilità del tronco in intra- ed extrarotazione, accompagnato dalla completa remissione della sintomatologia dolorosa lombare.
Follow-up
A distanza di due settimane, la paziente ha riferito la comparsa di dolore a carico di entrambe le ginocchia, disturbo non presente in precedenza. È stato dato quindi un secondo appuntamento per poter procedere con il trattamento.