Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.
Fisioterapista: Cecchin Massimo
È giunto in ambulatorio un paziente maschio di 51 anni, che lavora come operaio metalmeccanico (attività potenzialmente usurante a livello fisico)
Non ha mai praticato sport a livello agonistico, ma ha giocato a calcio in modo amatoriale dai 10 ai 35 anni, con una frequenza di due allenamenti e una partita alla settimana. Attualmente pratica padel una volta alla settimana.
Motivo della visita
Il paziente si presenta riferendo un dolore localizzato alla spalla destra, in particolare nella regione postero-laterale (RE LA SC), che è presente da circa otto mesi. Il dolore è comparso senza un apparente evento scatenante e non si era mai manifestato in passato.
La sintomatologia è presente quotidianamente e varia in intensità nel corso della giornata, passando da un minimo di 2/10 fino a un massimo di 8/10 secondo la scala VAS. I movimenti che maggiormente scatenano il dolore sono la flessione e l’abduzione del braccio, così come il mantenimento della posizione laterale destra durante il sonno.
Negli ultimi due mesi ha inoltre iniziato ad avvertire un dolore al gomito destro, localizzato in regione laterale (LA CU), anch’esso privo di un evento traumatico noto. Anche in questo caso, il dolore varia in intensità: è più lieve a riposo (circa 2/10) e si accentua fino a 6/10 durante l’attività lavorativa o durante la pratica sportiva.
Dal punto di vista anamnestico, il paziente riferisce:
- Una frattura del perone destro avvenuta circa 30 anni fa, durante una partita di calcio in seguito a uno scontro di gioco.
- Un trauma importante al bacino, in regione postero-laterale destra (RE LA PV), a seguito di una caduta in bicicletta risalente a circa 20 anni fa.
Non emergono ulteriori dati anamnestici rilevanti per il quadro attuale.
Verifica motoria
La verifica motoria dell’arto superiore destro ha mostrato una limitazione del range articolare nei movimenti di flessione ed estensione sul piano sagittale, con dolore che compare in modo più marcato intorno ai 160°. Anche nel piano frontale si osserva una limitazione negli ultimi gradi di abduzione, mentre il piano trasversale non ha evidenziato particolari alterazioni.
Sulla base delle informazioni raccolte, si è ipotizzato che la disfunzione possa avere origine distale, con un possibile coinvolgimento dell’arto inferiore destro, già interessato in passato da eventi traumatici.
Verifica palpatoria e trattamento
Si è proceduto con la verifica palpatoria focalizzata su TA e CX nei settori RE, ER, LA, RE-LA e RE-ME.
È stato quindi deciso di trattare la diagonale RE-LA su più distretti: TA (RE-LA 2), CX, PV, TH, HU, CA e CL tutti del lato destro.
Dopo il trattamento iniziale dei primi tre punti (RE-LA TA 2 DX, RE-LA CX, RE-LA PV DX), è stata ripetuta la verifica motoria, che ha mostrato un miglioramento dell’escursione articolare sia nei movimenti sagittali che frontali, seppur senza una riduzione immediata della sintomatologia dolorosa.
Al termine della seduta, con il completamento del trattamento, il paziente ha riferito una riduzione significativa del dolore e una sensazione generale di maggiore mobilità articolare.