Il Metodo di Manipolazione fasciale è un ciclo di articoli dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.
L’articolo di oggi è dedicato alla cura di dolori alla coscia, ce ne parla Marco De Leo, fasciaterapeuta:
«Si è rivolta me Giovanna, fisioterapista di 23 anni, runner amatoriale. La paziente riferisce dolore ricorrente nella parte laterale della coscia dell’arto sinistro, acutizzatosi da 3 settimane, ma presente in modo altalenante da circa 5 mesi. Racconta un esordio graduale, in assenza di traumi scatenanti; non riscontra associazioni con movimenti specifici ma il sintomo si presenta prevalentemente in carico. Non presenta dolore al momento della visita ma raggiunge un valore pari a 7 in scala NRS nei momenti in cui il dolore compare.
Raccontandomi la propria storia clinica Giovanna riferisce di problemi concomitanti legati ad episodi precedenti di dolore al ginocchio omolaterale (circoscritto alla parte laterale dell’articolazione), manifestatisi solo durante la corsa, poco meno di un anno prima. Dall’anamensi non vengono rilevati altri segmenti interessati. Assenti patologie organiche ma riferisce cistiti ricorrenti negli ultimi anni; inoltre lamenta cicli mestruali molto dolorosi. Non assume farmaci e nessun intervento chirurgico precedente.
Dalla valutazione posturale non si riscontrano grandi anomalie; sono presenti iperlordosi del tratto cervicale, rettilinizzazione del tratto lombo-sacrale e antiversione di bacino. Procedendo con la verifica motoria risultano negativi i movimenti sul piano sagittale per entrambi i segmenti genu e coxa; dolenti invece i movimenti in abduzione di genu e coxa sul piano frontale, testando sia l’arto destro (dolore presente nell’arto sinistro in carico) che quello sinistro, oltre ad un fastidio nel movimento di extrarotazione di coxasinistra.
La verifica palpatoria, oltre a confermare i segmenti scelti nella fase precedente, non ha portato a riscontrare densificazioni particolarmente dolenti; le più rilevanti sono state identificate nella zona dove la paziente lamentava il suo dolore: LA e ER.
Iniziamo il trattamento concentrandoci sui punti LAGE sx e LACX sx; oltre a questi, per bilanciare, trattiamo anche MEGE sx. A fine seduta, ripetute le verifiche motorie, la paziente riferisce un netto miglioramento del sintomo.
A distanza di una settimana, Giovanna riporta di non aver sentito nessun dolore, se non nel giorno successivo alla prima seduta. Durante la seconda seduta esaminiamo il piano orizzontale, dove la paziente lamentava un forte dolore a livello di ERGE sx, che abbiamo quindi deciso di trattare bilanciandolo trattando anche IRGE sx. Inoltre trattiamo anche ERLU sx, risultato dolente ad una seconda palpazione. Da allora la paziente non ha più avuto il sintomo per cui si era presentata.
Il trattamento di Manipolazione Fasciale ha permesso in sole due sedute di curare i dolori alla coscia di Giovanna, permettendogli così di riprendere liberamente l’attività professionale e quella sportiva».