Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

FISIOTERAPISTA: Argiolas Luigi

Il Sistema Fasciale è una complessa struttura con lo scopo di connettere tessuti, muscoli, organi, apparati e sistemi; lo Yoga è un’antica dottrina filosofica che mira a sottomettere al dominio della coscienza processi psichici e fisiologici che si svolgono al di fuori di essa.
Due mondi dunque con un denominatore comune: realizzare una reintegrazione della complessità dell’essere umano che possa spiegarne il funzionamento.
In questo senso il Sistema Fasciale, organo della postura, diventa la struttura fondamentale per la comprensione dello yoga, disciplina ricchissima di posizioni che, sviluppandosi nei tre piani dello spazio, stimolano i tessuti fasciali, organizzati in sequenze, diagonali e spirali, a funzionare in modo ottimale.
La MF è la metodica che può rendere questo sodalizio ancora più profondo, migliorando le performance atletiche degli yogi, permettendo loro di raggiungere una consapevolezza più fine del funzionamento della fascia, generando gradualmente un ottimale stato di salute per l’organismo inteso come psiche e soma.

La riflessione che ha ispirato il presente lavoro è stata quella di dare risposta alla domanda se effettivamente e concretamente la MF può incidere sul miglioramento della perfomance in precisi piani di movimento e se questo miglioramento sia oggettivamente misurabile.
È stato esaminato il piano sagittale nel movimento di flessione anteriore della colonna.
Dato un campione di 20 soggetti, omogeneo per età, abitudini alimentari, frequenza di allenamento, capacità flessoria del tronco sul piano sagittale, si vuole dimostrare che il gruppo di atleti sottoposti al trattamento di MF migliora la flessione anteriore in modo più significativo rispetto a chi non riceve il trattamento.

Lo studio viene così articolato:
Si misura la flessione anteriore di 20 atleti con il sit and reach Test.
La distanza mani-piedi rilevata a 6 atleti risulta avere un valore medio eccellente pari a cm 17,58 (gruppo A), mentre la misurazione rilevata ai restanti 14 yogi ha riportato un valore medio buono di cm14,35 (gruppo B).
Tra questi 14 atleti del gruppo B, abbiamo selezionato gli yogi con una minore limitazione sul piano sagittale, in modo da formare il gruppo di controllo B2 (valore medio in flessione anteriore uguale a cm 15,07), e gli yogi con una maggiore limitazione, anche se lieve, creando il gruppo B1 (valore medio in flessione anteriore pari a cm 13,64).
Il gruppo B1, è quello sottoposto al trattamento con MF.
Gli atleti del gruppo B1, vengono sottoposti a 2 o 3 trattamenti intervallati da 15/20 giorni e tutti in questo periodo continuano a mantenere le stesse abitudini di vita quotidiana. A distanza di un mese dall’ultimo trattamento di MF, si testano nuovamente gli atleti con il sit and reach Test. Il valore medio ottenuto questa volta è pari a cm 16,07.
Rapportando quest’ultima misurazione del gruppo B1 con il valore medio del gruppo di controllo B2 si evince che vi è stato un incremento, da parte del gruppo B1, della flessione anteriore sul piano sagittale pari a cm1.

Possiamo quindi affermare che la MF ha dato più fluidità alla sequenza fasciale di retro rendendo più performanti le capacità atletiche degli yogi

B1V.m. = 16,07 B2V.m. = 15,07

Dati anamnestici gruppo B1. ULTIMO TRATTAMENTO con MF.
Deborah: Dorsalgia. Tratamento AEN: er-lu bi; re-la lu dx; re-la pv dx; re-la ta1 dx
Angelo: Coxalgia. Trattamento locomotore: ir-cx dx; er-cx dx
Maddalena: Lombalgia. Trattamento locomotore: la-lu dx; la-pv sn
Valentina: Gonalgia. Trattamento ADI: re-la lu dx; re-la pv dx; re-la cx dx; re-la ta dx
Alessandro: Lombalgia. Trattamento locomotore: er-pv sn; er-ta sn
Simonetta: Dorsalgia. Trattamento ARE: re-hu dx; re-cu dx; re-di dx
Giuseppe: Lombalgia. Trattamento AUN: re-me lu1,2, bi; re-me pv1 bi; re-me ta bi

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