Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

FISIOTERAPISTA: Fantoni Ilaria

Martina, 47aa, impiegata, pratica bicicletta e corsa (complessivamente 4 volte alla settimana).
Si presenta per una coxalgia destra irradiata al ginocchio, comparsa da 6 mesi, in assenza di traumi. Riferisce che il dolore ha una NRS di 3 a riposo, che si accentua fino a 5 nei cambi di posizione (es. alzarsi dopo stazione seduta prolungata), nella stazione eretta protratta, alla deambulazione e da seduta.

Come dolore concomitante riferisce un dolore al tendine achilleo dx presente da 4 mesi, esacerbato dalla camminata e soprattutto dalla corsa.
Come traumi pregressi riferisce una frattura somatica di L1 10 anni prima (caduta in bicicletta), trattata con cifoplastica (nega lombalgia attualmente). 20 anni fa è stata inoltre sottoposta a meniscectomia mediale selettiva artroscopica a dx (lesione meniscale riportata dopo trauma distorsivo). Riferisce numerose distorsioni di caviglia bilaterali, da oltre 20 anni. Nega altre patologie. Non assume farmaci.

Ricapitolando:
SeDo                    Cx-ge la rt 6m ? NRS 3-5
Do Conc              Ta-re rt 4m ? NRS 0-3
Traumi                 Lu-re bi 10a (frattura L1)
Ge-me dx 20a (lesione meniscale)
Ta-la bi >20° (distorsioni)

Ipotesi:
Esiti di traumi ripetuti alle caviglie, con compenso ascendente fino a pv-cx. Possibile ruolo della frattura vertebrale.

VeMo: valuto CX e TA. Osservo dolore alla mobilizzazione dell’anca dx, in particolare in extrarotazione. Si osserva una limitazione del ROM in extrarotazione. Dolore al tendine achilleo alla deambulazione, in particolare sui talloni e sulle punte.

La VeMo conferma la mia ipotesi.

VePa: dopo aver palpato coxa e talo scelgo il piano orizzontale.

Trattamento 1° seduta: er-cx bi, er-ta dx, ir-cx sx, ir-ge dx, anme-cx dx.
Al termine risulta lievemente ridotto il dolore; l’anca destra mostra un movimento più fluido

Seconda seduta: riferisce miglioramento solo temporaneo (recidivato in una settimana).
Scelgo di cambiare piano: dalla VePa risulta un frontale. Tratto la-pv bi, me-cx bi, la-cx dx, me-ta dx. Riferisce miglioramento dopo la seduta, con netta riduzione del dolore.

Follow up telefonico a 10gg: bene, coxalgia assente a riposo, compare ai massimi gradi di extrarotazione (NRS 2), mentre il dolore al tendine d’Achille è regredito.

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