Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

FISIOTERAPISTA: Pezzo Ilaria

Ho visto per una prima seduta Davide, ragazzo di 30 anni, di professione fisioterapista e con parecchi anni alle spalle di attività calcistica.
È arrivato lamentando un dolore in zona lombo-pelvica posteriore, maggiore a sinistra. Il dolore persiste con intensità sulla scala NRS 6 da una settimana, anche se compare circa 1 volta al mese da circa un anno; quando il dolore cala rimane un fastidio (scala NRS 1) ricorrente. Il movimento doloroso principale è l’estensione lombare che provoca l’aumento della sintomatologia in zona lombare centrale e sinistra, in flessione invece il dolore aumenta ma rimane circoscritto sul lato sinistro. La sera il sintomo è peggiore, mentre migliora se sdraiato.
Da circa 10 giorni è comparso anche un dolore anteriore alla coxa sinistra, NRS 3, che viene provocato con l’abduzione dell’anca e la flessione contro resistenza.

Proseguendo il colloquio Davide riferisce di essersi rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio destro la prima volta 12 anni fa, per poi andare incontro a recidiva e a complicanze di infezione durante la seconda operazione. Inoltre riporta una distorsione importante a livello della caviglia destra circa 20 anni fa, che ricorda essere guarita con difficoltà.
Infine 22 anni fa ha dovuto portare l’apparecchio notturno.

Ho chiesto quindi a Davide di eseguire i movimenti della zona lombare in tutti i piani dello spazio: il dolore compare solo nei movimenti sul piano sagittale, maggiormente in estensione ma anche in flessione, durante la quale però si evidenzia una limitazione nell’escursione articolare; sul piano frontale e orizzontale invece il movimento risulta libero e asintomatico.
Ho successivamente testato i movimenti del ginocchio destro a catena cinetica aperta che però non hanno provocato alcun fastidio, allora ho chiesto a Davide di eseguire la flesso estensione lombare in stazione monopodica sinistra e monopodica destra e si è evidenziato un aumento del sintomo doloroso quando il carico era mantenuto solo sull’arto inferiore destro.
Sono poi passata alla verifica palpatoria a 360° del distretto lombare, pelvico bilateralmente e di entrambe le ginocchia: il piano sul quale si sono evidenziati più punti ruvidi e pungenti è stato quello orizzontale, perciò ho eseguito la palpazione longitudinale delle sequenze di intrarotazione ed extrarotazione di entrambi gli arti inferiori fino al distretto lombare e ho trovato i punti che presentavano maggior ruvidità associata alla sensazione puntoria riferita da Davide.
Ho quindi trattato IR-PEdx, ER-GEdx, IR-PVdx, IR-LUsx e ER-LUsx.

Al termine del trattamento la flessione avanti della colonna risulta più fluida e più ampia e il dolore durante l’estensione viene descritto come più puntiforme e centralizzato.

 

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