Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.
FISIOTERAPISTA: Marengo Michele
Marco, pensionato di 68 anni, giunge alla mia attenzione per un problema localizzato al collo ed alla spalla destra da circa 1 anno e mezzo. Riferisce una sensazione di tensione dall’angolo mandibolare destro alla spalla destra durante i movimenti di flessione, abduzione ed extrarotazione di spalla: tale tensione limita i movimenti sopracitati e provoca dolore (VAS 6/10).
Tutto è iniziato a luglio 2019, quando ha effettuato un massivo intervento al collo (nello specifico uno svuotamento laterocervicale sovraomoioideo bilaterale associato a glossipelvectomia transorale per un cancro del pavimento anteriore del cavo orale): ad oggi presenta una voluminosa cicatrice che si estende da un angolo mandibolare all’altro. Nei mesi successivi all’intervento ha svolto diversi cicli di fisioterapia mirati al recupero funzionale della spalla con risultati soddisfacenti: è ora in grado di svolgere senza problemi le attività della vita quotidiana, ma permane la sensazione di tensione ed il dolore correlato.
Riferisce inoltre che, in seguito all’intervento, ha sviluppato una graduale anestesia a livello della lingua: questo lo ha portato ad avere difficoltà nel mangiare e spesso si morde la lingua da solo.
Si tratta di un disturbo per lui molto invalidante, e per tale problema sta seguendo un ciclo di riabilitazione logopedica.
Sono assenti ulteriori traumi, fratture e patologie sistemiche.
Non avendo a disposizione ulteriori dati, ipotizzo i problemi di Marco derivino dal massivo intervento eseguito a luglio 2019.
Le verifiche motorie evidenziano una sofferenza su tutti e 3 i piani, maggiormente su quello frontale, mentre le verifiche palpatorie mi permettono di identificare il piano frontale come quello maggiormente coinvolto.
Durante il primo trattamento tratto un punto sul collo (la-cl dx), che scatena una irradiazione dolorosa verso la spalla dx. Alla cessazione dell’irradiazione ed alla riduzione del dolore durante il trattamento di tale punto, tratto il CC della medesima sequenza sulla spalla (la-hu dx), che appare molto densificato.
Successivamente valuto le verifiche motorie: è stata ridotta la sensazione di tensione, così come il dolore (VAS 2/10). Termino il trattamento bilanciando: decido di trattare me-cu dx e me-sc dx sulla sequenza opposta, la-cl sx sul tronco.
Chiedo infine per l’ultima volta le verifiche motorie: Marco appare entusiasta! Non solo riferisce una netta riduzione della sensazione di tensione, ma nota pure un lieve incremento della sensibilità della lingua.
Decido quindi di lasciare qualche esercizio per la spalla in attesa del secondo trattamento, fissato a distanza di una settimana.
La settimana successiva Marco riferisce di aver mantenuto i benefici della prima seduta: la tensione è ora molto ridotta, così come il dolore (VAS 2/10). E’ stato inoltre mantenuto l’incremento di sensibilità sulla lingua, cosa che gli permette di mangiare più facilmente.
Continuo il trattamento sui CC residui: decido di trattare la-sc dx, la-cp3 dx, la-sc sx.
Al termine rivaluto le verifiche motorie: la sensazione di tensione è scomparsa così come il dolore.
Marco appare ancora più entusiasta della seduta precedente: è stata nuovamente incrementata la sensibilità della lingua, seppur in maniera non completa.
Il trattamento di Manipolazione Fasciale non solo ha permesso a Marco di abolire in sole due sedute un problema resistente ai numerosi cicli di fisioterapia, ma gli ha pure permesso di recuperare una parziale sensibilità sulla lingua, disturbo per il quale appariva molto preoccupato.