Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

Il Case report di oggi è dedicato al trattamento di dolori alle spalle, ce ne parla Alessandro Berdoni, fasciaterapeuta:

«Francesca, 59 anni, viene in studio lamentando dolore alla spalla, già diagnosticato come sindrome da conflitto sub-acromiale in presenza di grossa calcificazione. A conferma presenta esito il referto dell’ecografia spalla e referto della visita ortopedica, nella quale lo specialista prescrive ciclo di fisioterapia e ciclo di onde d’urto. Pertanto, di seguito si rileva in cartella di Manipolazione Fasciale che il DoMax interessa la faccia Ante di Omero sinistro.

Il dolore è comparso per la prima volta circa 12 mesi prima e da allora è sempre presente, seppure con periodi di remissione intervallati da riacutizzazioni. Non si rilevano eventi traumatici acuti che abbiano scatenato il dolore: la paziente riferisce piuttosto un esordio subdolo dei sintomi che sono progressivamente andati peggiorando. Il dolore da 1 a 10 è costantemente sul 4, ma in alcuni movimenti o in alcuni periodi raggiunge il valore 8. In questo ultimo caso è quasi impossibile muovere l’arto in elevazione, se non che per alcuni gradi. Tuttavia normalmente il dolore si esacerba oltre i 90° di flessione o di abduzione, come ad esempio nel gesto di riporre oggetti nei pensili della cucina.

All’indagine anamnestica si rileva dolore concomitante CA sx in localizzazione Retro, presente per la prima volta da una caduta avvenuta nell’estate 2016. Il dolore si presenta nel movimento di retro- CA ed aumenta in carico, come nel gesto di spingersi su un bracciolo per alzarsi dalla poltrona. Inoltre la paziente riferisce di aver sofferto di cervicali acute 3 mesi fa. Non assume farmaci, no fratture o altri traumi. Postura rachidea normale, lieve scollamento dell’angolo inferiore della scapola. Esclusa la cervicalgia per nesso temporale, si ipotizza il collegamento del trauma al polso con la sofferenza di spalla.

Pertanto valuto HU e CA. Nella verifica motoria emerge Humerus marcatamente doloroso in ante sul piano sagittale e in latero sul piano frontale. Si procede quindi alla verifica pappatoria nella quale si riscontra una netta predominanza di dolore evocato sulla sequenza del piano sagittale, in presenza di rugosità, forte dolore ed irradiazione in ante HU. A livello di Carpo il dolore ANTE è paragonabile solamente alla RE, sebbene maggiore in ANTE. A livello di cubito, indagato per fuorviare ogni dubbio, Il lato ANTE continua ad essere quello maggiormente responsivo. Per questi motivi il piano di trattamento scelto è quello sagittale, di conseguenza verranno trattati i seguenti punti: AN HU, AN CU, AN CA, bilanciati con RE HU e RE CA.

Il trattamento ha un discreto successo, in quanto alla verifica motoria il dolore è diminuito drasticamente, sebbene non scomparso, nei massimi gradi di elevazione sul piano sagittale e su quello frontale. La paziente riferisce valore 2 in elevazione, mentre valore 0 a braccio in posizione neutra lungo il fianco. Fissiamo nuovo appuntamento a distanza di 7 giorni, per ottimizzare i risultati e per un controllo clinico sull’andamento della disfunzione dolorosa».

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