Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.
Il Case report di oggi è dedicato alla cura della costrizione addominale, ce ne parla Alvise F., fasciaterapeuta:
«Guido è un uomo di 73 anni che si presenta da me lamentando una sensazione di costrizione addominale, riferita come pesantezza allo stomaco, da circa un anno. Questo disturbo si manifesta solo durante il cammino e lo ha portato a trovare una posizione “antalgica” in flessione anteriore del tronco durante la deambulazione (talmente evidente da esser stata notata anche da famigliari e conoscenti). Di conseguenza il paziente ha sviluppato una tensione/contrattura dei muscoli paravertebrali del tratto dorso-lombare.
La diagnosi medica-fisiatrica infatti è di lombalgia in spondiloartrosi dorso-lombare con prescrizione di riduzione delle contratture muscolari e rieducazione posturale.
Indagando sulla storia clinica del paziente risulta che soffre di gastrite cronica gestita con una dieta equilibrata e che è stato sottoposto ad intervento di rimozione della cistifellea 2 anni fa. Tale intervento è stato più complicato del previsto e per l’asportazione è stato necessario incidere la parete anteriore addominale. Presente infatti una grossa cicatrice (circa 30 punti) in zona AN-LA LU DX.
La mia ipotesi è quella di un problema somato-viscerale dell’apparato digerente conseguente all’intervento chirurgico (insorto a distanza di un anno da quest’ultimo). Ho escluso la tensostruttura lumbi dato che il MoDo indica il dolore in stazione eretta durante deambulazione, quindi ho ipotizzato un coinvolgimento dei tensori distali degli arti inferiori (nessun trauma/infortunio riferito agli arti inferiori).
Alla verifica motoria ho fatto eseguire a Guido movimenti pluridirezionali del tronco e risultava limitata ma senza dolore la flessione anteriore.
La verifica palpatoria delle catenarie di copertura evidenziava positivi: AN-ME LU2 DX *** e IR TH SN **. La verifica delle catenarie di controllo evidenziava positivi: AN-ME CP3 SN **, AN-ME CL BI *, AN-LA CL BI *. In base alle due verifiche palpatorie ho scelto la linea peggiore cioè antero-posteriore (AP). Ho proseguito poi con la verifica palpatoria della cerniera coxa in cui è risultato positivo il punto: AN-ME CX SN *. Ed alla verifica dei tensori distali sono risultati sensibili: AN-ME TA 1,2 BI * e AN-ME GE 3 SN *.
Effettuo il trattamento anteriore alternando i punti riscontrati alla verifica. A fine seduta il paziente riferisce di sentirsi “lo stomaco rilassato”. Dopo alcuni giorni migliorata notevolmente la sintomatologia: scomparsa la sensazione di peso allo stomaco e migliorata a qualità di vita, dato che Guido è riuscito a camminare per lunghi tratti in modo corretto senza doversi piegare in avanti come prima del trattamento.
Il trattamento di Manipolazione Fasciale ha permesso quindi a Guido di tornare a muoversi in libertà, risolvendo i dolori che ne abbassavano notevolmente la qualità di vita, in una sola seduta».