Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

Paziente si presenta in ambulatorio per iperalgesia/disestesia in esiti di Herpes Zoster avvenuto 5 anni fa. Il paziente si era già presentato in ambulatorio per sciatalgia acuta, che ora appare pressoché risolta. In tale visita ha riferito la presenza di questo “bruciore”, per cui ritorna a controllo.

L’estensione della disestesia è a livello del metamero T6-T7 nella regione anteriore al gran dorsale nel lato sinistro che si estende fino alla regione emiclavicolare omolaterale (regione viola). La cute si presenta di normale colore e troficità senza alcuna visibile alterazione.

Si decide di proseguire con il trattamento del Sistema Cutaneo Termoregolatore SCT.

Essendo presente più di un metamero coinvolto, si inizia la palpazione a livello del punto cerniera, re-me-th2 che risulta altamente positivo omolateralmente.

Si procede con il trattamento. Dopo re-me-th2 il paziente ha già un 30% di miglioramento allo sfioramento della regione. Si continua con il trattamento di fascia superficiale a livello del quadrante di an-la-th che migliora il sintomo fino al 60%. Rimane solo una piccola area disestesica appena anteriore al grand dorsale (area blu).

In seconda seduta il paziente riferisce un sostanziale mantenimento dei risultati. Si procede nuovamente con il SCT valutando il punto cerniera re-me-th1 che appare densificato. Viene perciò trattato assieme all’emergenza della radice nervosa nella regione di an-la-th1. Il paziente riferisce un miglioramento del “bruciore” nella regione (zona blu). Si conclude trattando nuovamente il q-an-la-th1 con doppie nocche.

Alla fine del trattamento il paziente riporta risoluzione dei sintomi.

A distanza di tre settimane il paziente riferisce assenza di dolore sia a riposo che al tatto.

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