Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

Fisioterapista: De Vecchi Michele

È giunta in studio una signora di 55 anni, che lavora come fiorista.
La paziente ha riferito un dolore irradiato dal collo al gomito, localizzato in regione retro-laterale sinistra. La sintomatologia è insorta circa una settimana prima, in modo spontaneo, senza eventi scatenanti apparenti. È stato il primo episodio di questo tipo riferito dalla paziente.

L’intensità del dolore a riposo è stata quantificata di circa 5/10 sulla scala NRS, con picchi fino a 8/10 durante il sollevamento di pesi e nei movimenti di estensione della spalla e del gomito. Il dolore è migliorato con il riposo e l’applicazione di calore.

All’anamnesi, la paziente ha riferito una pregressa periartrite della spalla destra, risoltasi circa un anno prima. Ha inoltre riportato episodi di bruxismo, la cui origine non è stata definita.

A seguito di ulteriori approfondimenti anamnestici, è emersa una pregressa distorsione cervicale da “colpo di frusta”, occorsa circa 20 anni fa, e un trauma in età infantile (3 anni) a carico del terzo e quarto dito della mano sinistra, che ha comportato l’amputazione parziale delle ultime falangi e la successiva ricostruzione chirurgica.

Ho ipotizzato che si siano instaurati compensi biomeccanici secondari al trauma della mano sinistra, associati a una rigidità cervicale residua dal colpo di frusta, e che il dolore scapolo-omerale sinistro si sia manifestato in concomitanza con un periodo lavorativo particolarmente intenso.

Alla verifica motoria dei distretti coinvolti ho rilevato un lieve dolore cervicale in rotazione verso destra e un discreto deficit di forza in anteposizione dell’omero sinistro. Alla verifica palpatoria di carpo e scapola sinistra ho evidenziato punti di densificazione sia sul piano frontale sia sulla diagonale di AN-ME, risultata quest’ultima maggiormente alterata. Ho proceduto pertanto al trattamento della diagonale di AN-ME, trattando i punti di carpo sinistro e omero sinistro.

Considerando la localizzazione anche posteriore della sintomatologia, ho valutato le diagonali posteriori, riscontrando densificazioni in RE-ME, per cui ho trattato RE ME DI SIN e RE ME SC BI.

Al termine della seduta, la paziente ha riferito una sensazione di leggerezza e alla verifica motoria ho osservato un miglioramento significativo della forza.

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