Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

FISIOTERAPISTA: Luca Bertelli

DATI: G.C. 40 anni, cassiera e praticante di Crossfit. Da 2 mesi presenta un dolore al movimento della parte retrostante del collo e del capo (bi ma +dx), con “vertigini’’ ed importante dolore in estensione (scala VAS 7/9 su 10). La suddetta problematica ha avuto il suo primo esordio due anni  fa.
Contestualmente la paziente manifesta un dolore, anch’esso con andamento recidivante da  cinque anni, nella parte retrostante del torace con irradiazione fino ai lombi (bi ma +dx).
La paziente lamenta un’altra problematica nella parte antero laterale della pelvi fino alla coxa, monolateralmente (dx). La prima insorgenza è stata un anno fa, ma il sintomo, recidivante anch’esso, si è acuito da circa un  mese.
Manifesta  pure una sofferenza al ginocchio sx da sette mesi, con crampi alla volta plantare sx da cinque anni.
Tutte le problematiche elencate sono accomunate da una ventennale esofagite, unita a colite cronica e reflusso, con un’importante compromissione dell’apparato digestivo e quindi della sequenza viscerale.

La paziente si è sottoposta a due ricostruzioni del LCA dx (ultima nove anni  fa), due cesarei (ultimo nove anni  fa) ed un’ernia inguinale operata tre anni fa.

VERIFICA PALPATORIA: Sospettando un compenso viscero somatico e quindi l’alterazione di una catenaria, procedo con la palpazione di an me, an la ed ir nelle catenarie di tronco e di controllo. Rilevo molte rugosità nei punti di An La e procedo con il trattamento

1° TRATTAMENTO: In prima seduta valuto i punti maggiormente attivi della catenaria an-la e quindi tratto An-la Cl dx, Th dx, cx dx, cp2 sx, Lu sx ed infine, come tensore distale, Ge sx.
Rivedo la paziente qualche giorno dopo e mi  riferisce che nei primi due giorni dopo il trattamento ha vissuto un’esperienza di modificazione del dolore sia in localizzazione che in intensità, presentando, oltre alla classica dolenzia nei punti trattati, una fluttuazione dei sintomi mai sperimentata prima con sensazioni importanti a livello viscerale.
Dopodiché questa condizione è mutata in un severo rilassamento della zona lu/pv, contrariamente all’usuale condizione di tensione, che ha portato a sua volta ad un miglioramento generale di tutte le sintomatologie muscolo-scheletriche riportate in cartella.

2° TRATTAMENTO:  In seconda seduta, mi limito a rimuovere qualche piccola rugosità rimasta nei punti trattati, aggiungo un punto di An Pv e mi sposto posteriormente per trattare Re-la Cp3 dx, Cl sx, Lu sx e Ta sx.

CONCLUSIONE: Dopo una settimana dalla seconda seduta, la paziente riferisce un notevole miglioramento dei sintomi al collo e  al torace, una contestuale remissione completa del dolore alla pelvi unitamente al dolore di ginocchio ed una sensazione di miglior benessere generale.

Questo case report ci dimostra  che  la Manipolazione Fasciale ha  avuto una notevole efficacia nel trattamento di sintomatologie apparentemente legate al sistema muscolo-scheletrico,  ma in realtà profondamente collegate al ramo internistico/viscerale, in particolare all’apparato digerente.
Sicuramente ci sarà necessità di continuare con altre sedute per evitare recidive, plausibili in casi analoghi, ma possiamo apprezzare come in sole due sedute si siano ottenuti risultati più che soddisfacenti.

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