Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

Paziente di 50 anni, impiegato, pratica regolarmente attività sportive corsa ed esercizi a corpo libero.
Si presenta in ambulatorio per dolore alla spalla sinistra in regione omerale da 5m soprattutto in elevazione ed extrarotazione.Il paziente riferisce che già 2 anni fa, aveva avuto un dolore simile risolto spontaneamente. Concomitante a questo problema, il paziente lamenta cervicalgia con dolore al collo, alla scapola  sinistra ed esofagite da reflusso di vecchia data da circa 5a.

Nella raccolta dati si evidenzia, una vecchia lombalgia 10a , ora silente, assenza di traumi importanti.
Durante l’intervista ho notato un’importante dermatite al viso con pelle rossa e disidratata ed una ragade profonda e dolente sulla mano sinistra presente da 3 mesi resistente ad ogni tipo di trattamento topico fin ora utilizzate.

PRIMO TRATTAMENTO 14 Gennaio 2020
Ipotizzo che la spalla sia la cerniera che ha contribuito a compensare l’esofagite ma che ora, visto l’attività sportiva del paziente, ha sviluppato una sindrome dolorosa da sovraccarico; mentre la dermatite al viso e la ragade alla mano siano una disfunzione del sistema cutaneo termoregolatore (SCT) ed il risultato di una compressione sia a livello del collo, della spalla e anche più distalmente nell’arto superiore sn della componente nervosa periferica più superficiale.
Decido quindi di impostare i trattamenti lavorando sull’adi e poi sull’emergenza dei nervi secondo le logiche del sistema.
La palpazione delle catenarie evidenza una marcata positività per la linea antero-laterale. I punti che risultano peggiori e che vengono trattati sono an-la-cp2 bi, an-la-cl dx, la-cl sn,  an-la-th2 bi, An-la-lu1 dx, an-la-lu 2 sn, an-la-hu bi, an-cu sn, an-al-ca2 bi, re-la-lu bi.
Il paziente manifesta un miglioramento nell’elevazione della spalla.

 SECONDO TRATTAMENTO 21 Gennaio 2020
A distanza di una settimana il paziente ritorna al controllo. Descrive un generale senso di benessere, con un miglioramento del dolore anche durante l’extrarotazione dell’omero sn.
Ripeto la verifica, i punti peggiori sono ancora nella linea latero-laterale soprattutto nel segmento cl, sc-hu, controllo anche la stessa linea posteriormente.
In questa seduta ho trattato an-cp3 dx, re-la-cp2 sn, la-sc bi, an-sc sn, re-la-th bi, er-hu sn, an-la-ca sn, an,-la-di sn, re-la-hu dx, re-la-di dx.
Con questa combinazione di punti ho concluso il trattamento della catenaria LL e contemporaneamente iniziatico il SCT, in quanto ho trattato i punti di emergenza del braccio sn sia a livello della cerniera che  del q. distale.
A fine trattamento il pz. Riferisce netto miglioramento dell’extrarotazione dell’omero.

TERZO TRATTAMENTO 28 Gennaio 2020
Successivamente al secondo trattamento il dolore alla spalla  è quasi scomparso, per questo ho trattato il pz. per la ragade alla mano che già iniziato a migliorare, quindi ho trattato i punti di emergenza nella cerniera, an-me-sc2 sn, an-la-cu sn, an-la-ca1,2 sn e in q.an-la-di sn.
Ho ripetuto un trattamento pressoché simile dopo una settimana.

 

Dopo una settimana il pz. riferisce riduzione dei sintomi da esofagite, scomparsa del dolore alla spalla sn, cl e sc sn.
Anche la ragade e in fase di remissione senza l’utilizzo di alcun farmaco.
In questo caso si può apprezzare un’approccio con un trattamento misto tra sistema e apparato e efficacia della manipolazione fasciale nelle disfunzioni della fascia superficiale.

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