Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

 

Paziente di 52 anni si presenta in ambulatorio per lombalgia maggiore a destra da circa 2 anni che si esacerba con la flesso-estensione ora in fase acuta. Il paziente percorre lunghi tragitti in auto, essendo un manager aziendale, e pratica con costanza nuoto e basket.
Il paziente riferisce inoltre cervicalgia cronica con cefalea frontale che raggiunge gli occhi e concomitante vista offuscata e “pesante” con vertigini soggettive.
Nella raccolta dati emerge sensazione di addome teso e sensazione di “defecazione incompleta” associata a gastrite e reflusso. Vista l’importante compromissione dell’apparato digerente viene investigato l’apparato respiratorio. Il paziente descrive una sensazione di “fatica a respirare” con saltuari eventi di palpitazione.
Si decide di investigare la sequenza vascolare ed emerge un sintomo molto invalidante di “minzione ritardata” disuria.
Nello storico si registra un formicolio dal gomito fino al I-III dito maggiore alla mano sinistra due anni fa.

PRIMO TRATTAMENTO 19 Novembre
La sequenza viscerale viene scelta come ipotesi. La palpazione delle catenarie evidenza una marcata positività per la linea antero-laterale. Viene ampliata la palpazione ai punti accessori e si definisce un trattamento in an pv  dx, an cx dx, an lu sx,  re pv sx\\++ Il paziente manifesta un miglioramento nella flesso estensione del rachide lombare e una sensazione di generale leggerezza.

A distanza di una settimana il paziente ritorna al controllo. Descrive un generale senso di benessere, con un miglioramento della respirazione ma anche dell’umore.
Le vertigini sono scomparse come pure  il dolore al collo, testa e schiena. La minzione pur essendo migliorate per un paio di giorni ora è tornata quasi alla situazione iniziale. I formicolii sono migliorati come pure reflusso e gastrite.

SECONDO TRATTAMENTO 3 Dicembre
La schiena ora presenta un dolore più diffuso nei due lati, l’addome lo sente ancora teso, il collo rigido e il ginocchio destro “non tiene”.
Si continua con la liane tensiva antero-laterale e si prediligono i punti di la lu bi, la pv dx e la cx destra.
Il paziente riporta un miglioramento nella flessibilità del torace.

TERZA TRATTAMENTO 9 Dicembre
Il paziente riferisce una vista molto più nitida da vicino e un marcato miglioramento nella minzione.
Persiste il dolore al ginocchio destro e un dolore puntorio alle spini iliache postero superiori da seduto.
Il paziente viene approcciato come muscolo-scheletrico. Il piano sagittale risulta più alterato e si trattano an pv sx,  an ge dx, re ge dx, re cx dx.
Il paziente riporta una scomparsa dei sintomi.

QUARTO TRATTAMENTO Dicembre 13
Il paziente riferisce un mantenimento del miglioramento alla minzione.
Persiste una dolore lombo-sacrale in posizione seduta e una “debolezza” al ginocchio destro a fare le scale.
Viene approcciato come muscolo-scheletrico e si continua il trattamento nel piano sagittale.
Vengono trattati an pv dx, an cx dx, an ge dx, re pv dx, re ge dx.
Il dolore lombosacrale alla estensione è svanito e il ginocchio durante il mezzo accovacciamento monopodalico risulta più “stabile”.

 

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