Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

Il Case report di oggi è dedicato al trattamento di parestesie degli arti superiori, ce ne parla Marco Z., fasciaterapeuta:

«Riccardo è un rappresentante di 50 anni. Arriva in studio con una risonanza magnetica che evidenzia prolusioni discali circonferenziali nei segmenti c5-c6. Il motivo che lo porta dal fisioterapista è una parestesia importante agli arti superiori, più marcata alla mano sinistra da circa un anno in cui riferisce la sensazione di un laccio che stringe l’anulare. Riferisce inoltre la comparsa da circa un mese di un dolore (VAS 7) all’arto sinistro, maggiormente marcato nella mano, e la sensazione di limitazione di movimento in entrambi gli arti superiori e nel collo. Non ha mai subito interventi chirurgici ma riferisce di due colpi di frusta, rispettivamente di 20 e di 15 anni prima.

Si eseguono le verifiche motorie agli arti superiori, che evidenziano una marcata riduzione di movimento in tutti i piani anche se risulta maggiore quella dell’adduzione sul piano orizzontale; in quelle del collo si evidenzia un marcato deficit di flessione.

Si procede quindi alla verifica palpatoria, durante la quale si riscontrano alterazioni fasciali nei punti di an-la ca sx, an-la sc dx, an-la sc-dx re-me cl e re-me th. Procedo quindi al trattamento dei punti di an-la in prima seduta. Alla fine del trattamento il paziente riferisce una sensazione di maggior sensibilità in entrambe le mani e di maggior libertà di movimento; la sensazione di laccio all’anulare sinistro invece permane. Si ripetono le verifiche motorie che non evidenziano cambiamenti importanti anche se Riccardo riferisce di sentirsi più slegato.

Dopo 7 giorni si effettua una seconda seduta. Il paziente riferisce di aver sentito altri miglioramenti per quel che riguarda parestesie e dolore, che dice essere quasi scomparse totalmente, permane solamente la sensazione di collo rigido e laccio al dito. Vengono ripetute le verifiche motorie degli arti superiori e del collo che non evidenziano cambiamenti (permane la limitazione del ROM sia del rachide cervicale che degli arti superiori). Vengono trattati i punti di re-me cl, re-me th e vengono ricontrollati i punti trattati la seduta precedente. Alla fine della seconda seduta si evidenzia un miglioramento del ROM articolare cervicale e un ulteriore miglioramento delle parestesie alla mano sinistra (la sensazione di laccio è quasi scomparsa).

Il paziente viene ricontattato dopo 15 giorni dall’ultima seduta e riferisce di non avere dolore e che rimane solo una minima sensazione di laccio al dito della mano sinistra. Il Trattamento di Manipolazione Fasciale ha permesso di risolvere una parestesia agli arti superiori associata ad un dolore VAS7 che persisteva da circa un anno».

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