Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

Il Case report di oggi è dedicato al trattamento di dolori al viso, ce ne parla Laura B., fasciaterapeuta:

«Beatrice, un’impiegata di 42 anni, presente un dolore all’emiviso sinistro (tempia, orecchio, zigomo, comparso da una settimana per la prima volta. In anamnesi, riporta un intervento avvenuto nel 1999 per fistola artero-venosa del dorso, consistito in “asportazione allargata della lesione comprendente un’isola cutanea e, in profondità, l’intero muscolo grandorsale e granrotondo di sinistra più una estensione scapolare sino al piano costale”. Da allora soffre di dolore neuropatico, soprattutto a livello della zona infrascapolare, a sinistra, che arriva fino alla parte anteriore del torace, sempre a sinistra. Il dolore si manifesta con recidive, nell’ultimo periodo più o meno una volta a la settimana. La mobilità attiva dell’arto superiore sinistro, pur sufficiente per le normali attività della vita quotidiana, è limitata a causa del fastidio a livello della cicatrice in zona ascellare. Al momento il dolore al viso è molto intenso (VAS 7), mentre il dolore a livello del tronco è assente.

In prima seduta viene trattato il lato destro del viso (me-cp 1, 2 e 3, an-me-cp 3) e del collo (la-cl bi, me-cl a). La paziente riferisce una sensazione di “liberazione” a livello del viso e una diminuzione del dolore (VAS 5). Il secondo trattamento avviene a distanza di una settimana. In questa seduta è possibile trattare il lato sinistro del viso (VAS 4). Vengono trattati i punti di ancp 1, 2 e 3 e re-cp 1, 2 e 3, con netto miglioramento dei sintomi (VAS 1). A distanza di ulteriori due settimane, il dolore al viso è scomparso ma è presente il dolore intenso a livello del torace, sia posteriormente in zona infrascapolare, che anteriormente, al di sotto dell’arcata costale a sinistra, costante e non evidenziato da alcun movimento in particolare (VAS 8), che irradia fino al gomito sinistro. Vengono trattati, secondo un andamento a spirale, i punti di an-me-cp 3 ds, rela-cl dx, re-la-sc1 sn, re-la-hu sn, re-la-ca1 sn e an-me-di sn. A distanza di sette giorni si registra una diminuzione dei sintomi, ma il dolore è ancora presente (VAS 6). Si continua il trattamento della stessa spirale: an-me-pe 2 e 3 ds, re-la-ta 1 ds, re-la-cx ds, an-la-pv 1 ds, an-la-lu 1 sn, re-la-th sn.

A fine trattamento la paziente riferisce miglioramento del dolore (risoltosi dopo ulteriori quattro giorni) e una sensazione di maggior libertà nei movimenti attivi dell’arto superiore sinistro. Al follow-up dopo quindici giorni i risultati sono mantenuti. Consapevoli della probabilità che i sintomi si ripresentino, l’obiettivo di ridurre l’assunzione di farmaci è stato raggiunto (paracetamolo al bisogno da 1000/die, attualmente non necessario). Al follow-up a due mesi, non si sono verificate recidive.

Il Trattamento di Manipolazione Fasciale si è dimostrato in grado di poter tranquillamente ed efficacemente approcciare un dolore molto importante in fase acuta, in questo caso a livello del viso e in seconda battuta del tronco. Attuando una detensione della fascia della spirale lungo la quale si presentano i sintomi si ha effetto su un dolore cronico, anche se non risolvibile completamente, ma diminuendo la frequenza delle crisi e l’assunzione di farmaci».

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