Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

Il Case report di oggi è dedicato alla cura delle cisti, ce ne parla Gianluca D., docente gruppo di 3o livello Manipolazione Fasciale:

«Giuseppe è un elettricista di 50 anni che nel tempo libero si dedica al triathlon. Giunge alla mia attenzione per un dolore al polso sinistro, presente da quattro mesi, ed una ciste sinoviale sul lato dorsale dello stesso polso, già operata due volte. La ciste ad una recente ecografia è stata descritta come ciste sinoviale, successivamente ad una visita ortopedica, il paziente si è sottoposto a trattamenti di terapia fisica (ciclo di 10 laserterapia e 6 tecarterapia terminate 3 mesi fà), inoltre indossa un tutore notturno al polso da circa 3 mesi.

Riferisce anche di avere dolori al collo e alla nuca da un anno. Dalla sua storia clinica emergono una lesione al tendine sovraspinato della spalla sinistra, per la quale ha subito un’intervento due anni prima, dolori lombari, al bacino e all’anca bilaterali da ormai dieci anni (a causa di grave scoliosi dorso-lombare).

Inoltre soffre fin da piccolo di tonsilliti e bronchiti recidivanti 4 volte l’anno, trattate con antibiotico 2/3 volte l’anno, nessun disturbo da reflusso gastroesofageo, ma presenta colite con dissenteria che aumenta nei periodi di carico durante gli allenamenti (è stato anche operato 4 anni prima per un’ernia inguinale bilaterale).

La verifica motoria evidenzia dolori nella flesso estensione del collo, nella flesso-estensione ed inclinazione laterale della zona lombare e pelvica.

La mia ipotesi viene formulata in base alle logiche del ragionamento clinico, del modello biomeccanico e della fisiologia per le disfunzioni degli organi interni proposte dalla Manipolazione Fasciale by Luigi Stecco.

Questo, associato alla valutazione del paziente, ci permette di ipotizzare che Giuseppe presenta questa sintomatologia per una disfunzione della sequenza viscerale (che comprende sia l’apparato digerente che respiratorio): ARE-apparato respiratorio (per le tonsilliti, bronchiti croniche) che negli anni hanno cercato compenso prima all’interno della sequenza apparato fasciale, quindi nell’ ADI-apparato digerente (colite collegata agli sforzi), poi nel tensore distale (ca sn con cisti operate più volte) ed in fine nella cerniera (hu/sc sinistra con la lesione del tendine del sovraspinato sicuramente peggiorata anche dal nuoto).

Decido la verifica palpatoria della SEVI, quindi di tutte le catenarie e di tutti i tensori distali. La peggiore risulta la catenaria latero-laterale, seguita dall’obliqua. In particolare si evidenziano peggiori i punti di an-la-cp3 sn, an-la-cp2 dx, an-la-cl bi, la-sc sn, an-al-hu dx, an-la-ca2 bi, la-cu sn, an-la-pv2 bi, an-la-cx dx, anla-ge3 bi, re-la-lu bi, re-la-pe1 bi.

Visto la quantità di punti interessati, imposto un il trattamento su due sedute a distanza di una settimana: tratto quindi th, cp, cl e gli arti superiori nella prima seduta, lu-pv e gli arti inferiori nella seconda. Questa scelta mi permette di trattare sia punti anteriori che posteriori: in particolare nella prima seduta tratto an-la-cp3 sn an-la-cp2 dx an-la-cl bi, la-sc sn, an-al-hu dx, an-la-ca2 bi, re-la-th bi, re-la-cp2 sn 3 dx, la-cu sn, re-la-ca2 sn.

Dopo sette giorni rivedo il paziente, che riferisce un miglioramento del dolore a cl (la flesso estensione è libera). Come già deciso rivaluto la catenaria la-la e proseguo con il trattamento di lu e pv. Tratto i punti: an-la-lu2 sn, an-la-pv 2 bi, an-la-cx dx, an-la-ge3 bi, re-la-cx sn, re-la-lu bi, re-la-ta sn. Dopo 15 giorni rivedo il paziente, che riferisce una riduzione del dolore in lu e pv e la scomparsa dei dolori al cl. Rivaluto le catenarie, dove si evidenzia come peggiore la catenaria obliqua (in particolare tra th cl e arti superiori). Tratto i punti di ir-cp3 bi ir-cl sn, er-cl dx, er-sc sn, re-la-hu bi, er-ca sn, re-la-ca1 dx.

Ad un mese dall’ultimo trattamento, Giuseppe è completamente asintomatico e riesce a svolgere tutte le sue attività: in questo periodo di tempo non ha avuto sintomi all’ARE e la dissenteria è migliorata; inoltre la ciste si è ridotta di volume. Valuto i punti dell’arto superiore sinistro e tratto i punti an-la-hu, an-la-cu, an-di, re-la-cu, re-la-ca1 sn. Spiego al paziente che, visto il benessere, si sospendono i trattamenti e si rimanda ad un controllo a distanza di un mese.

Ad un mese dall’ultimo trattamento, infatti, Giuseppe ha mantenuto tutti i risultati, non ha più avuto infezioni all’ARE, la dissenteria è scomparsa e la ciste si è ulteriormente ridotta.

Il trattamento di Manipolazione Fasciale ha permesso di trattare le disfunzioni che il paziente presentava, ed i diversi dolori di Giuseppe, permettendogli così di riprendere sia l’attività professionale che quella sportiva. Per quanto riguarda la scomparsa della cisti (vedi foto), la nostra proposta è che sia dovuta alla diminuzione della necessità di tensioni meccaniche alle estremità richieste dalle disfunzioni interne (tonsilliti, bronchiti e coliti recidivanti). Ciò confermerebbe che le cisti di Giuseppe fossero dovute ad una disfunzione interna (in questo caso la sequenza viscerale), in linea con quanto sostenuto dalla prospettiva della MF by Luigi Stecco, che tuttavia ad oggi non è supportata da evidenze scientifiche».

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