Il Metodo di Manipolazione Fasciale è un ciclo di report dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

Il Case report di oggi è dedicato alla cura della lombosciatalgia, ce ne parla Francesca R., fasciaterapeuta:

«Franco è un operaio metalmeccanico di 50 anni con la passione per il golf. Si presenta da me per una lombosciatalgia acuta che gli causa dolore e disagi sul posto di lavoro. Soffre inoltre di emorroidi da 4a ora in fase acuta con perdita di sangue, bruciori alla minzione negli ultimi 4 mesi con senso di riduzione del flusso, crampi frequenti agli atri inferiori da 3 mesi.

Alla Verifica motoria Franco percepisce dolore a tutti i movimenti di lu,pv e dell’arto inferiore sinistro. Ipotizzo un interessamento della seq.va aun (per bruciori e riduzione del flusso), ACI (per crampi ed emorroidi), che hanno tentato di compensare nell’arto inferiore sinistro (come tensore distale) di cui uno, il destro, già compromesso da un trauma precedente.

Decido di iniziare la verifica palpatoria da ACI, quindi proseguo con palpazione posteriore lu pv dove si evidenziano molto addensati i punti di remelu2 sn, re-lu dx, re-me-pv 1,2 bi, re-me-cx sn. In questo caso non si ricercano i tensori distali ma si palpano i punti cc che possono influenzare le guaine che contengono vasi e quindi per l’arto inferiore an-cx, me-cx, ir-cx, ir-ge e come cerniera anteriore si palpa an-la-pv 2 (per l’iliaca) ed i punti di an-ta, re-ta e la-ta, an-pe. Effettivamente alla verifica palpatoria sono molto alterati i punti di re-me-lu 2 bi, re-me-pv 1 sn 2 dx , re-me-cx bi, me-cx e er-ge sn re-ta e an-pe sn.

Visto che l’ipotesi è comfermata dalla verifica palpatoria, procedo con il trattamento dei punti peggiori: re-me-lu 2 bi, re-me-pv 1 sn 2 dx , re-me-cx bi, me-cx e er-ge sn re-ta e an-pe sn, an-ta-dx; .oltre a quelli già segnalati tratto anche il punto di an-me-pv3 sn. Subito dopo il trattamento il paziente sente la gamba sinistra più libera e leggera e riesce a camminare meglio.

Dopo 7 giorni rivedo il paziente per la seconda seduta e riferisce un netto miglioramento del senso di crampo al polpaccio, riduzione dell’edema delle emorroidi, ma sente ancorai tratto lombare rigido (Vas :1°seduta 9 , 2°seduta 5).

Le verifiche motorie ora son più chiare ed evidenziano un aumento del dolore durante flesso-estensione di pv. Decido di rivalutare il paziente per completare la seq.va trattando l’aun. La verifica palpatoria conferma la presenza della catena obliqua con i punti di er-lu bi ir-pv sn, er-pv dx er-cx sn come tensori distali invece re-la-ta 2 bi.

Dopo 15 giorni rivedo Franco, che riferisce completa riduzione del dolore in lu e pv, scomparsa dei crampi ed un flusso durante la minzione molto più regolare. Rivaluto le catenarie senza trovare particolari addensamenti quindi eseguo un verifica palpatoria dell’arto inferiore destro (per il trauma pregresso) dove trovo più alterati i punti sul piano frontale tratto la-cx, la-ta, me-ta, me-pe, an-la-pe1,3 dx.

Ad un mese dall’ultimo trattamento Franco è completamente asintomatico e riesce a svolgere tutte le sue attività, in oltre permane migliorato il flusso durante la minzione e le emorroidi si sono notevolmente ridotte. Dopo un altro mese dall’ultimo controllo il paziente ha mantenuto tutti i risultati e le emorroidi sono completamente rientrate.

Il trattamento di Manipolazione Fasciale ha permesso di risolvere in tre sedute i problemi di Franco, permettendogli di tornare a lavorare e a praticare i suoi hobby senza dolori».

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