Il Metodo di Manipolazione fasciale è un ciclo di articoli dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

L’articolo di oggi è dedicato ai traumi distorsivi alle caviglie, ce ne parla Marco R., fasciaterapeuta:

«Carlo ha 46 anni e lamenta un fastidio alla caviglia destra che si aggrava dopo un cammino prolungato, arrivando al punto da sembrargli bloccata nonostante l’assenza di edema. Gioca abitualmente a pallavolo e riferisce di avere fastidio ai polpacci che si manifesta sotto forma di rigidità muscolare, ultimamente diminuito in seguito all’utilizzo di una talloniera nelle scarpe sportive. Inoltre, circa 3 settimane prima, ha riportato un trauma distorsivo di lieve entità alla caviglia destra.

Ascoltando la sua storia clinica  emerge che in passato ha avuto vari episodi di distorsioni alla caviglia senza lesioni legamentose e che circa 1 anno prima ha subito un intervento per sutura della cuffia dei rotatori a destra.

Alle verifiche motorie il piano maggiormente compromesso risulta essere quello frontale, ipotesi confermata anche dalle verifiche palpatorie (in particolare mediopulsione di ginocchio e piede). Dopo queste valutazioni preliminari ipotizzo che la distorsione di Carlo possa essere trattata tramite Manipolazione Fasciale con l’obiettivo realistico di ridurre la sintomatologia dolorosa.

Inizio il trattamento dal piede (ME-PE) per poi proseguire con TA e GE. Appena concluso il trattamento le verifiche motorie forniscono risultati migliori e Carlo riferisce di sentire la gamba più “leggera”. A distanza di una settimana il risultato ottenuto si è mantenuto.

Il trattamento di Manipolazione Fasciale ha portato ad un ottimo risultato, ha permesso con una sola seduta di risolvere un trauma distorsivo alla caviglia che si ripresentava cronicamente, permettendo così a Carlo di riprendere l’attività sportiva senza dolori».

 

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