Il Metodo di Manipolazione fasciale è un ciclo di articoli dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

L’articolo di oggi è dedicato alla cefalea, nello specifico quella a grappolo di origine muscolo tensiva, ce ne parla Michele De Mario, fasciaterapeuta di Bolzano.

«Matteo ha 54 anni e, quando arriva in ambulatorio, mi parla di un dolore peri-scapolare sinistro che coinvolge anche le regioni occipitale e perioculare sinistre, provocando un’emicrania quasi costante che dura già da qualche mese.

I sintomi, iniziati improvvisamente e senza un apparente motivo, hanno intensità variabile: da vas 3 quando è interessata solo la regione scapolare a vas 10 quando viene coinvolto anche il capo; questo dolore emicranico molto forte si manifesta 2-3 volte alla settimana ed è esacerbato sempre da piccole variazioni nel respiro: l’emicrania si presenta infatti costantemente dopo uno starnuto, un colpo di tosse o semplicemente uno  sbadiglio. Una volta attivatosi, il dolore va scemando autonomamente nell’arco di 6-8 ore lasciando come strascico un senso di stordimento ed un peggioramento del sintomo peri-scapolare per un paio di giorni. Dall’esordio Matteo ha eseguito svariati esami diagnostici e numerose visite specialistiche da cui non sono però emersi elementi rilevanti. Ad oggi, dopo una diagnosi di “cefalea a grappolo di origine muscolotensiva”, sta seguendo un trattamento farmacologico con lyrica e gabapentin che però, nel suo caso, non sembrano risolutivi.

Ascolto la sua storia clinica e personale dalla quale emergono una lussazione acromion-claveare da caduta ciclistica risolta con un decorso lungo rispetto alla norma (3-4 mesi); una distorsione tibio-tarsica destra avvenuta durante una camminata in montagna che tuttora crea qualche fastidio alla regione laterale della caviglia sotto sforzo e una storia di saltuaria lombalgia destra di intensità debole/moderata, sempre risoltasi spontaneamente. Non ha subito altri traumi né interventi chirurgici.

Procedo con la valutazione ed eseguo le verifiche motorie e palpatorie: l’esame posturale evidenzia una spalla destra marcatamente depressa, a fronte di un bacino marcatamente retroverso con netta rettilineizzazione del tratto lombare; all’esame motorio Matteo si dimostra sofferente di un dolore molto intenso (vas 8) peri-scapolare sinistro diffusosi al capo in estensione del tratto dorsale e alla regione regione pettorale destra in adduzione e intrarotazione gleno-omerale.  Il dolore diventa moderato sulla caviglia destra al carico in inversione.
Dall’esame palpatorio il piano orizzontale si evidenzia come il meno problematico; emergono i seguenti punti critici: intra-scapola dx 3*, intra-scapola sn 2*, extra-scapola dx2*, latero- scapola sn 3*, ante-scapola sn 2*, retro-scapola sn 2*, extra-pelvi dx 3*, intra-pelvi dx 2*, latero-pelvi dx 2*, retro-pelvi sn 2*, intra-talo dx 2*, latero-talo dx 2*, medio-talo dx 3*, medio-talo sn 2*, retro-talo sn 2*, extra-torace sn 3*, intra-geno dx 3*, intra-lombi sn 3*.

Dopo queste valutazioni preliminari ipotizzo che la cefalea di Matteo possa essere trattata tramite Manipolazione Fasciale con l’obiettivo realistico di ridurre la sintomatologia.

Decidiamo di procedere con il trattamento; decido di concentrarmi per la prima seduta su intra-scapola dx, extra-torace sn, extra pelvi dx, intra-geno dx e intra-lombi sn.
Alla fine del trattamento il paziente non riscontra più alcun dolore né all’estensione dorsale né al carico della gleno-omerale destra, mentre il dolore peri- scapolare è rimasto invariato e costante sebbene sia molto lieve (vas 2/3); i sintomi alla caviglia sono rimasti invariati.

Decidiamo di fissare un’altra seduta dopo un mese, nel frattempo monitoreremo l’andamento del sintomo doloroso e degli eventi emicranici in assenza di farmaci.

Quando Matteo torna nel mio studio notiamo che i risultati ottenuti durante la prima seduta sono stati mantenuti e addirittura il sintomo doloroso si è ridotto ulteriormente, senza alcun evento emicranico in tutto il mese;  decido quindi di procedere al secondo trattamento lavorando su latero-scapola sn, latero- pelvi dx, medio-talo dx e medio-coxa sn.

Al test motorio di fine trattamento entrambi i sintomi si possono considerare risolti: il dolore peri-scapolare sinistro ha raggiunto un’intensità lievissima (vas 0/1), mentre il dolore alla caviglia destra è scomparso.

Il trattamento di Manipolazione Fasciale ha portato a un ottimo risultato, ha permesso con sole due sedute di risolvere due differenti dolori, di cui uno molto intenso che si ripresentava in maniera ricorrente da molti mesi, permettendo un rapido ripristino dell’equilibrio fisiologico del paziente curando una cefalea a grappolo di origine muscolo tensiva senza l’uso di farmaci».

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