Il Metodo di Manipolazione fasciale è un ciclo di articoli dedicati all’approfondimento delle disfunzioni che più comunemente abbiamo incontrato nella pratica clinica, di come si presentano e di come possono essere curate con la Manipolazione fasciale. Professionisti del settore ci raccontano alcuni dei loro casi, descrivendo accuratamente la sintomatologia dei pazienti, il piano di lavoro adottato e i risultati raggiunti grazie al trattamento. Per motivi di privacy i nomi dei pazienti sono stati modificati.

L’articolo di oggi è dedicato alla cura di dolori bilaterali ascendenti da piedi a ginocchia, ce ne parla Barbara P., fasciaterapeuta:

«Giacomo, 28 anni, ha un lavoro sedentario ma pratica sport (sollevamento pesi) 3 volte a settimana. In anamnesi non sono presenti patologie di rilievo o interventi chirurgici e traumi pregressi.  Da circa quattro mesi riferisce la comparsa di un dolore in regione anteriore di fosse iliaca sinistra, prevalentemente localizzato in prossimità della spina iliaca antero-superiore omolaterale.

Dopo aver eseguito le verifiche motorie e palpatorie ipotizzo che il problema di Giacomo possa essere trattato con la Manipolazione fasciale: ci concentriamo sui punti interessati e dopo il trattamento, comprensivo anche di bilanciamento, il paziente riferisce un miglioramento del dolore a riposo sotto carico. Ripetiamo le verifiche motorie e palpatorie, che evidenziano Cx la sx : * e Lu ir sx: asintomatico.

Ci diamo appuntamento per verificare i risultati ad una settimana di distanza quando Giacomo torna nel nostro studio riferisce un miglioramento netto della sintomatologia dolorosa. Eseguiamo le verifiche, che evidenziano come punti interessati i medesimi della seduta precedente e riprendiamo il trattamento.

Dopo trattamento dei punti interessati le verifiche motorie mostrano un ulteriore miglioramento del dolore fino alla totale scomparsa.

Il trattamento di Manipolazione Fasciale ha portato ad un ottimo risultato, permettendo in sole due sedute di curare i dolori di Giacomo e di permettergli così di riprendere l’attività sportiva».

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